di Ramona Elena Matei


Questo blog è nato dal mio grande desiderio di condividere con voi alcuni brani, da me tradotti, estratti da opere letterarie romene nonché di poesie di autori romeni contemporanei. Fra i tanti poeti e narratori che arricchirono con le loro metafore la cultura romena del ventesimo secolo ho scelto, per adesso, Marin Sorescu, Ana Blandiana, Lucian Blaga, Geo Bogza e Octavian Paler.

La traduzione di una poesia è, purtroppo, un compito molto delicato... Per quanto bella possa sembrare una traduzione, raramente sarà in grado di regalare l'emozione che si prova nel leggere il testo originale. Non per niente il traduttore viene spesso considerato un... traditore! E può darsi che sia giusto così: che la poesia, l'anima stessa di un popolo, la sua parte più profonda, pura ed essenziale, rimanga inaccessibile agli altri, che a cogliere le sue infinite sfumature sia concesso soltanto al popolo che l’ha creata.

Grazie e buona lettura...




Tuesday, June 28, 2011

Il Fuoco
di Octavian Paler 

non è vero quando si dice che l'uomo abbia scoperto il fuoco
battendo una pietra contro l'altra.

Il fuoco è comparso in tutt'altra maniera, quando la solitudine di un uomo 
si è scontrata con la prima domanda,
quando un uomo ha pensato di trasformare le sue ferite in speranza,
di illuminarsi le mani 
e la sua paura del fuoco stesso.
Può darsi che il fuoco non sia stato più di uno strumento per lottare contro la cenere,
quando gli avvoltoi calano dentro di noi 
e ci assale la paura.

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